Identificabile dal numero 5 nella tabella generale dei sentieri del borgo, incastonata per cinquanta metri tra abitazioni private prospicienti alla centralissima via Duca D’Aosta dalla quale dirama estendedosi in aperta campagna, è la carrareccia storica “direttissima” di collegamento tra concentrico, borgata Moglia e cascinali disseminati nella valle del Budello attraversando le dorsali delle due colline parallele affacciate sul rio Marenca.
Esito di recente intervento di recupero a cura dell’Associazione Ursaria, si estende nel primo tratto su fondo inghiaiato, quindi su terra battuta per i restanti quattrocento metri disposti ad angolo retto a margine dei coltivi sul tracciato di entrambe le dorsali. Per vicinanza al borgo, e per pendenza ed estensione contenute, si presta a brevi passeggiate nel verde anche di anziani e bambini. Un muretto a secco, topico manufatto contadino ricorrente nel paese, la delimita a monte. Nel fondovalle, presso il campo sportivo, un maestoso pioppo secolare la ombreggia.
Tempo di percorrenza a passo lento: venti minuti.
Il sentiero, concludendo sulla strada per la borgata Moglia e la frazione San Quirico, è premessa al reticolo di percorsi di forte rilevanza naturalistica per la presenza diffusa di alberi secolari, rocce mioceniche e fossili, grotte e caverne naturali, rifugi di selvaggina, fonte ferruginosa, lavatoi antichi, ciabòt, terrazzamenti. Punti panoramici mozzafiato raggiungibili sui picchi costituiscono osservatori naturali sulle terre di mezzo monferrine e, in lontananza, sui picchi acuminati dei quattromila delle Alpi.
Identificabile dal numero 5 nella tabella generale dei sentieri del borgo, incastonata per cinquanta metri tra abitazioni private prospicienti alla centralissima via Duca D’Aosta dalla quale dirama estendedosi in aperta campagna, è la carrareccia storica “direttissima” di collegamento tra concentrico, borgata Moglia e cascinali disseminati nella valle del Budello attraversando le dorsali delle due colline parallele affacciate sul rio Marenca.
Esito di recente intervento di recupero a cura dell’Associazione Ursaria, si estende nel primo tratto su fondo inghiaiato, quindi su terra battuta per i restanti quattrocento metri disposti ad angolo retto a margine dei coltivi sul tracciato di entrambe le dorsali. Per vicinanza al borgo, e per pendenza ed estensione contenute, si presta a brevi passeggiate nel verde anche di anziani e bambini. Un muretto a secco, topico manufatto contadino ricorrente nel paese, la delimita a monte. Nel fondovalle, presso il campo sportivo, un maestoso pioppo secolare la ombreggia.
Tempo di percorrenza a passo lento: venti minuti.
Il sentiero, concludendo sulla strada per la borgata Moglia e la frazione San Quirico, è premessa al reticolo di percorsi di forte rilevanza naturalistica per la presenza diffusa di alberi secolari, rocce mioceniche e fossili, grotte e caverne naturali, rifugi di selvaggina, fonte ferruginosa, lavatoi antichi, ciabòt, terrazzamenti. Punti panoramici mozzafiato raggiungibili sui picchi costituiscono osservatori naturali sulle terre di mezzo monferrine e, in lontananza, sui picchi acuminati dei quattromila delle Alpi.